il maryland bridge un ponte adesivo per gli incisivi
pubblicato il:30/01/2024
di:Dott.ssa Anita De Agostini

La perdita di un dente è senza dubbio un’esperienza traumatica. A maggior ragione se riguarda gli incisivi: la loro mancanza può causare un forte imbarazzo dal momento che sono tra i denti più esposti quando si sorride. Inoltre, rappresentano anche i denti più taglienti delle nostre arcate e sono fondamentali nella fase di masticazione.
Quindi, come tornare a sorridere e a mangiare con il massimo comfort? Una delle soluzioni migliori per ripristinare gli incisivi è il cosiddetto Maryland Brige. Di che cosa si tratta?
Nelle prossime righe analizzeremo nel dettaglio tutte le sue caratteristiche e scopriremo in quali casi viene applicato.

Il Maryland Bridge: un ponte tra tanti

Il Maryland Bridge è a tutti gli effetti un ponte dentale, ovvero una protesi fissa progettata per sostituire uno o più denti mancanti. Tuttavia, oltre al Maryland, esistono altre tipologie di ponte che si differenziano per le loro caratteristiche e per i casi di applicazione.
Proviamo a fare ordine osservando i modelli principali:

  1. ponti tradizionali: composti da corone che si ancorano ai denti pilastro, questi ponti sono realizzati in porcellana o metallo e richiedono la limatura dei denti adiacenti;
  2. ponti a bandiera (Cantilever): sono simili ai ponti tradizionali, ma necessitano di un solo dente pilastro. Possono essere applicati quando almeno uno dei denti adiacenti risulta sano;
  3. ponti Maryland: utilizzano alette metalliche o in ceramica che si cementano alla parte posteriore dei denti adiacenti, eliminando la necessità di limare i denti pilastro.

Che cos'è il Maryland Bridge?

Dopo questa panoramica generale sui ponti dentali addentriamoci nel mondo del Maryland Bridge. Si tratta di una soluzione protesica dentale specificamente progettata per la sostituzione degli incisivi.
Questo tipo di ponte dentale si distingue in primo luogo per la sua natura non invasiva. Infatti, a differenza di altri tipi di ponti, il Maryland Bridge non richiede la limatura o la riduzione in monconi dei denti adiacenti. Questo aspetto permette di conservare il più possibile la struttura originaria dei denti.
Come già accennato nel paragrafo precedente, il ponte Maryland è caratterizzato da due alette metalliche o in ceramica, che vengono incollate alla parete interna dei denti contigui. Queste alette fungono da ancoraggio per il dente artificiale, eliminando la necessità di corone di supporto.
La protesi spicca anche per la sua ottima resa estetica. I materiali utilizzati per la sua realizzazione variano dal composito alla ceramica. Oltre ad essere elementi biocompatibili, offrono un colore ed una lucentezza capace di ricordare in tutto per tutto l’aspetto dei denti naturali.

In quali casi viene applicato il ponte Maryland?

La scelta del Maryland Bridge come soluzione protesica dipende da diversi fattori. È raccomandato in particolar modo per la sostituzione di incisivi, sia centrali che laterali, persi in seguito a traumi o a malattie. La sua capacità di mimetizzare l'aspetto dei denti naturali lo rende ideale per la zona anteriore della bocca, dove l'estetica gioca un ruolo cruciale.
In alcuni casi, la protesi Maryland viene utilizzata come soluzione temporanea, in attesa dell’applicazione di impianti dentali. È spesso indicato nel trattamento delle agenesie, ovvero l'assenza congenita di uno o più denti, che può interessare sia la dentizione decidua sia la dentizione permanente dei pazienti adolescenti. Quando la patologia colpisce i denti permanenti il Maryland Bridge risulta una soluzione efficace fin quando il completamento della crescita ossea non consentirà l’inserimento di un impianto dentale.
Al tempo stesso, la protesi potrebbe diventare invece una soluzione definitiva in tutte quelle situazioni, in cui la mancanza di spazio tra i denti impedisce il posizionamento di un impianto.

Come viene installato il Maryland Bridge?

Il primo step nell'applicazione di un ponte Maryland è rappresentato da una consulenza approfondita da parte del dentista. Lo specialista valuta la salute orale del paziente, la posizione del dente mancante e la condizione dei denti adiacenti.
Come già visto nelle righe precedenti, il Maryland Bridge richiede una preparazione minima dei denti adiacenti. Si effettua generalmente una leggera abrasione della loro superficie per creare un’area adatta alla cementazione delle alette.
Dopo la preparazione vengono prese le impronte, fondamentali per creare un ponte su misura che si adatti perfettamente allo spazio presente. Successivamente la protesi viene realizzata in laboratorio odontotecnico.
Prima dell'installazione definitiva, il ponte viene provato in bocca per assicurare una corretta adattabilità e comfort. Una volta verificate tutte queste condizioni, viene fissato in posizione. Le alette laterali vengono cementate alla parte interna dei denti adiacenti utilizzando un cemento resinoso adesivo. Questo processo non richiede la rimozione di una quantità significativa di smalto dentale sano.
Dopo l'installazione, sono necessari controlli regolari per assicurare che il ponte rimanga stabile e funzionale. Durante questi controlli, il dentista valuterà la sua integrità e la salute dei denti adiacenti.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della protesi Maryland?

Come già evidenziato, uno dei principali vantaggi del Maryland Bridge è la sua natura minimamente invasiva. A differenza di altri tipi di ponti dentali, non richiede una limatura significativa dei denti adiacenti, preservando così la loro struttura originaria.
Inoltre, il ponte Maryland è noto per la sua eccellente resa estetica. I materiali utilizzati, come la ceramica o la zirconia, permettono di ottenere un aspetto molto simile a quello dei denti naturali, rendendolo una scelta ideale per coloro desiderosi di riavere un sorriso di cui non vergognarsi.
A vantaggio del ponte gioca anche la sua procedura d’installazione molto più semplice e rapida rispetto ad altre opzioni protesiche. Inoltre, l’applicazione del Maryland Bridge non è per nulla dolorosa.
Passiamo però ora alle note dolenti. Tra gli svantaggi da segnalare in riferimento al Maryland Bridge c’è il rischio di distacco. Sebbene sia minimo, esiste la possibilità che il ponte possa staccarsi, richiedendo una ricollocazione o una riparazione.
Altro punto a sfavore della protesi è la sua durata: varia tra i 5 e i 7 anni. Ad influire sulla durata del Maryland Bridge c’è la qualità dell'installazione, l’effettuazione di una manutenzione periodica e lo stato di salute dei denti vicini.
Il consiglio per far sì che il ponte Maryland possa durare il più a lungo possibile è quello di prestare massima attenzione all’igiene orale ed effettuare controlli regolari da uno specialista. Lo Studio Priotti spalanca le porte del suo studio: un team di professionisti è pronto a mettere a tua disposizione tutta la sua competenza e professionalità. Lavoriamo ogni giorno per il benessere del tuo sorriso!

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